Personalmente assieme ad otto operai ed un capomastro tra il 1853 ed il 1889 e ne fece il suo rifugio dalla Firenze che egli considerava in un inarrestabile declino culturale. Nel suo castello dove in una stanza fece scrivere la frase.

Io sono matto, tu sei matta. Perché non so aspettare? E poi mi ha sibilato. Quella con cui restare sola. E fare cena e sonno e vita. Assoluta tra tutte da non dire.

Un blog per non scendere in ascensore con le valigie. Ma anche FUCK YEAH! Due anni fa ho deciso di fare un cortometraggio. È una storia lunga, quindi mettetevi comodi. È stato strano, nuovo, eccitante e incasinato insieme. Ho scritto la sceneggiatura e non sapevo bene come fare perché non avevo mai realizzato un cortometraggio. Così ho chiesto aiuto a Lino Palena. E insomma abbiamo trovato Miro Landoni.

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Il mio lavoro, tra vetri decorati, disegni e intagli. Inserita in una vecchia cornice con vetro curvo. Prima edizione Biennale del Disegno. Collage intagliato a mano di foglie di acero rosso. LINGUA MADRE immagini dalla mostra.

Personal Trainer Pilates grandi attrezzi. Asana, posizioni per portare vitalità e distensione al corpo, Pranayama per gestire il respiro e la mente, rilassamento per lasciar andare ogni tensione prima di uscire dalla sala. Ātman in sanscrito indica la parte di n.

8230;ma fotografo in bianco e nero Non ho più scritto, non mi ci stava più.

Perchè stare con me non è bere un caffè. Chissà come mai dimentichiamo in fretta gli occhi di chi abbiamo amato anche solo per una notte. Sono ubriaca di pensieri oggi. Mi si è attaccato addosso uno spesso strato di parole ascoltate, dette, non dette, sospirate, nascoste. Chissà come mai dimentichiamo in fretta gli occhi di chi abbiamo amato anche solo per una notte. Eppure quegli occhi li ho visti diverse volte. Forse troppo poco per fissarli bene.